OGGI IL 95% DEI BAMBINI GUARISCE. ATTENZIONE PERÒ ALLE COMPLICAZIONI GASTROINTESTINALI, RENALI E RESPIRATORIE DURANTE LA VITA.
Fonte : estratto dalla La ventottesima edizione del congresso della Società Italiana, di Epatologia, Gastroenterologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP) settembre 2021.
Cosa é l’Atresia esofagea
L’atresia esofagea (EA) è un’incompleta formazione dell’esofago, è un’anomalia congenita della separazione tra esofago e trachea.
Una nuova visione
Questa malattia che non riguarda più solo il mondo pediatrico perché occorre una gestione multidisciplinare della disfagia e di altre problematiche. I pazienti oggi sopravvivono in oltre il 95% dei casi.
Nuove Frontiere
Se ne è parlato durante la ventottesima edizione del congresso SIGENP. Al centro la relazione “Atresia esofagea e disturbi aero-digestivi” di Frederic Gottrand della facoltà di Medicina dell’Università di Lille.
I sintomi
I neonati con EA non riescono ad ingoiare la saliva e presentano una salivazione eccessiva che inoltre richiede aspirazioni ripetute. Il 50% degli affetti presenta altre anomalie, la maggior parte delle quali rientra nell’associazione VACTERL (difetti vertebrali, anorettali, cardiaci, tracheo-esofagei, renali e degli arti).
Fistole
Nell’86% dei casi, è presente una fistola tracheo-esofagea distale, nel 7% non se ne riscontra alcuna. Il 4% dei pazienti presenta una fistola tracheo-esofagea senza atresia. Gli altri evidenziano la EA associata a fistola prossimale, prossimale e distale, o tracheo-esofagea.
Trattamenti e multidisciplinarità
In altre parole il trattamento di detti disturbi richiede l’intervento di un team multidisciplinare perché in genere non c’è mai un singolo problema. Possono insorgere diverse complicazioni ed essere presenti delle malformazioni e dunque questi pazienti hanno bisogno anche di un lungo follow-up. Stiamo parlando inoltre della malformazione più frequente del tratto gastro-intestinale ( incidenza di 1:2.500-1:3.500).
Sopravvivenza
la sopravvivenza è migliorata nettamente negli anni passando dal 33-50% degli anni 1941-1969 fino al 95% e superiore di oggi. Questi dati riguardano tutti gli ospedali, non solo centri specializzati.
Non solo chirurgia
Non è più solo un problema di chirurgia neonatale perché riguarda tutta la vita della persona perché sono anche considerare possibili problematiche a livello respiratorio, renale e gastro-intestinali nel corso della vita.
Disturbi
I fastidi dell’alimentazione sono molto frequenti nei bambini con atresia esofagea ed hanno inizio nella vita fetale. I feti vomitano all’interno dell’utero. Alla nascita si osserva la mancanza della prima positiva esperienza della suzione, purtroppo i neonati vengono intubati.
Dolore e conseguenze
L’affetto da EA prova anche sofferenza provocata dalle lesioni gastriche e dalle malformazioni. In alcuni casi è necessario arrivare alla ventilazione meccanica. In molti casi è difficile introdurre alimenti solidi e tra le conseguenze più gravi vi è l’esofagite eosinofila.
In conclusione, oggi ci sono grandi potenzialità sia nella ricerca che nella clinica dell’atresia esofagea che non è più una malattia solo pediatrica ed è quindi importante migliorare anche la transizione dal bambino all’adulto.
Consulta il documento completo degli atti della SIGENP.